LA SICILIA A TORINO!

SABATO 21 E DOMENICA 22 OTTOBRE, presso SONORIA ARCI TORINO, via REGGIO 13, TORINO

Michele Piccione e Barbara Crescimanno vi faranno scoprire le meraviglie sonore e danzanti della Sicilia.
Laboratori di tecnica siciliana sul tamburo a cornice tenuti da Michele Piccione e laboratori di Ballettu (e non solo) tenuti da Barbara Crescimanno.

La sera della domenica, dopo un ricco apericena a tema preparato da Antonio Truddaiu del Sonoria ArciTorino, ci sarà uno spumeggiante concerto di musiche del sud tenuto dai Vampa de Lumèra & Franco Montanaro ensemble!

COSTI & ORARI
Sabato 21
Laboratorio di tamburo a cornice della durata di 4 ore con il seguente orario: dalle 13:30 alle 18 con mezz'ora di pausa.
Costo 30 euro per i soci Vampa de Lumèra e 35 euro per i non soci (compresa tessera).

Domenica 22
Laboratorio di Ballettu e altre danze della durata di 5 ore con il seguente orario: dalle 13 alle 19 con un'ora di pausa.
Costo 30 euro per i soci Vampa de Lumèra e 35 euro per i non soci (compresa tessera).


Per chi vuole partecipare a entrambi i laboratori, il costo sarà di 50 euro per i soci Vampa de Lumèra e 55 euro per i non soci (compresa tessera).

Consigliatissima la preiscrizione (senza acconti) all'indirizzo mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 


Apericena: 10 euro


Stage di tamburo a cornice.
Fra tutte le tecniche sui tamburi a cornice presenti nel meridione d’Italia, quella siciliana risulta essere la più complessa e virtuosa. Infatti, mentre gli altri stili esecutivi si basano su uno schema ritmico per lo più stabile, costante e seppur con qualche variazione, ripetitivo e circolare, nella tecnica siciliana si assiste ad un continuo variare della frase ritmica eseguita. Molte sono le influenze culturali leggibili all’interno di questo stile, fra tutte però spicca quella islamica, cultura questa che per molti secoli è stata presente all’interno dei territori della nostra Isola.
Lo stile della Tarantella Siciliana, infatti prevede un continuo scuotimento ritmico dei sonagli che si realizza attraverso semirotazioni del tamburo tanto in senso orario che antiorario, tecnica questa presente in molti tamburi a cornice con sonagli mediorientali e magrebini.
Lo stage non ha le pretese di esaurire per intero la tecnica siciliana, ma verranno passate rassegna le principali e più semplici configurazioni ritmiche.

Stage di danze tradizionali Siciliane
In Sicilia molte danze di coppia ‘moderne’ sono arrivate tramite l'emigrazione di ritorno, e dal secondo dopoguerra ad oggi.
Polke, mazurche, lanzet e scottisch sono state importate sull'isola da chi tornava a casa dal continente, trasformandosi però rispetto alle originali sorelle d’oltralpe, e acquisendo infine un carattere ed una ritmica tipicamente isolani.
Queste danze di coppia che permettevano il contatto fisico tra i ballerini e che si legavano, nell’immaginario popolare, ad una vita meno povera di quella delle campagne, hanno soppiantato quasi del tutto “u Balletto”, ossia la tradizionale tarantella siciliana ballata all’interno del cerchio (che fa parte della più ampia famiglia di tarantelle di tutto il sud Italia). Nonostante ciò, in Sicilia esistono ancora luoghi in cui u Balletto è danzato e considerato il ballo tipico per eccellenza, soprattutto nell’area del messinese, a stretto contatto con la Calabria.
Una danza sociale molto coinvolgente è invece la cuntraddanza siciliana, sorella delle varie countrydances o contredanses europee. Commistione ibrida tra danza di corte e danza rituale contadina, eseguita per momenti di passaggio importanti per la comunità (come le feste di matrimonio o del Carnevale), viene condotta tradizionalmente da un mastro di ballo che ne ‘chiama’ le figure in rima baciata, con un dialetto siculo-francesizzato spesso ormai incomprensibile.

Barbara Crescimanno
Fondatrice e coordinatrice dal 2006 ad oggi del gruppo di ricerca antropologica ed etnocoreutica sulle danze e sui canti tradizionali TrizziRiDonna (all’interno del quale opera come ricercatrice, cantante, percussionista, danzatrice, docente);
co-fondatrice e coordinatrice dal 2009 della Scuola di Musica e Danza Popolare di Arci Tavola Tonda, all’interno della quale conduce i corsi di Danze tradizionali e coordina il percorso di formazione della Compagnia di Danze Artigiane del Progetto Artigiani Culturali; ha collaborato con il Laboratorio Aglaia e con la Cattedra di Etnomusicologia dell’Università di Palermo.

1996/oggi: il corpo e la voce

Studia tecniche vocali con l’insegnante Francesca Martino. Nel suo percorso di formazione vocale ha incontrato anche Miriam Palma (improvvisazione), Liliana Tedesco (tecnica vocale), Maud Robart, Luca Mingarelli (canto, corpo-voce ed azione teatrale. Ricerca sui canti della tradizione mediterranea ed afro-caraibica, 1997-2004), Ewa Benesz.
Studia le tecniche di preparazione per l'attore (corpo-voce-narrazione) con Marco Martinelli (Ravenna Teatro, 1998), con Jairo Cuesta e Jim Slowiak (The New World Performance Lab, Cleveland, Ohio, 1996-1998), con Cesar Brie (Teatro de los Andes, 1998), con Franco Lorenzoni (Narrazione e pedagogia narrativa. Casa Laboratorio di Cenci 1996-1998).
Dal 1999 al 2015 segue gli incontri di formazione sul Parateatro condotti in Sicilia, Sardegna e Polonia da Ewa Benesz (TeatrLaboratorium). Dal 2001 ad oggi lavora sotto la sua guida ad un progetto sul tema della Genesi, ricercando su testi cosmogonici di differenti origini, e su una ricerca sulle Pratiche Vocali di varia tradizione culturale.
Dal 2000 al 2006 organizza e conduce laboratori sullo studio e la trasmissione orale di canti tradizionali di origine europea, africana, amerindiana (Canti di Terra e d’Arie, Catania, 2000/01; CSOA Ex Carcere, PA, 2004; Libera Scuola Waldorf, PA, 2004/05; Accademia di Medicina Omeosinergetica, PA, 2006).
Ha collaborato per la parte musico-vocale al Laboratorio Teatrale per attori dell’Officina Universitaria di Teatro diretta da Carlos Riboty (2003/2005).
Ha fatto parte del coro Eventuale Ba (insieme ad Esha Tisafy, Valeria Stassi e Karen Trompeuse, canti popolari siciliani, malgasci, mauriziani, 1998-2001)

2000/oggi: la danza

Segue i laboratori di danze europee tenuti a Palermo da Nelly Quette, sulla danza Contact Improvisation con Jonatan Surrenti, e Bruno Caverna, e sulla danza contemporanea con Soléne Fiumani. Comincia una ricerca sulle danze popolari mediterranee e del sud Italia organizzando e partecipando a vari incontri di formazione:

DANZE dall’EST EUROPA: con Heléne Eriksen (danze Rom); con il gruppo Transkapela e con Jacek Halas (danze polacche e dell’est europeo);
DANZE dal NORD EUROPA: al festival di musica di Ennis, County Clare, Irlanda (set irlandesi); con Cristina Zecchinelli (ArciBellezza, Milano, danze francesi) e con il duo Corbefin-Marsac (Guascogna);
DANZE DEL SUD e del NORD ITALIA con Irene Piccolo, Gaetano Chirico (pizzica salentina); Valentina Ferraiuolo, Maria Grazia Altieri, Raffaella Tirelli (tammurriata campana); Tonino e Angelina Bocella (tarantella montemaranese); Nando Brusco, Agata Scopelliti (tarantella calabrese); Michele Cavenago e Romana Barbui de Lo Stivale che Balla (danze occitane della Val Varaita).
DANZE SICILIANE (ballettu e contraddanza) con Grazia Magazzù, Pino Biondo, Bartolo Cuccì, Margherita Badalà.
Dal 2005 conduce laboratori sulle danze tradizionali italiane ed europee a Palermo (Libera Scuola Waldorf, Laboratorio Zeta, Asilo Multietnico Ubuntu, Circolo Arci Malausséne, D.D. De Gasperi, D.D. Peppino Impastato) e fuori Sicilia (Tabor Festival, Szczebrzeszyn – Lublino, Polonia; La Liviniére – Francia; S. Bartolomeo al mare – Genova; Festival dell’Oralità popolare – Torino; Folkaos – Milano; Zentrum für Tanz und Bewegung, Bochum – Germania; School of Music Lexington, University of Kentucky USA).

Michele Piccione
Etnomusicologo, antropologo, polistrumentista etnico, didatta inizia la propria vita musicale a sei anni studiando chitarra classica, per poi passare alla ritmica e all'elettrica. In questi anni suona con diverse formazioni i più disparati stili musicali.
Nel 2001, si inscrive al corso in Beni Demoetnoantropologici della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo, ove consegue la laurea e soprattutto scopre, attraverso lo studio dell’Etnomusicologia e dell’Antropologia visiva e culturale, il mondo della musica etnica e tradizionale.
In breve tempo Antropologia, “l’Entomusicologia applicata” e l’organologia divengono il centro dei propri interessi artistici e culturali.
Questa passione lo porta ad approfondire negli anni lo studio teorico e pratico di strumenti tradizionali appartenenti sia alle culture del meridione d’Italia che del resto d’Europa e del Mondo come ad esempio: i Tamburi a cornice (Tammorra e tamburello del sud Italia, Bodhràn irlandese, Riq e Bendir mediorientali ), Tamburi a Calice (Darbuka, Zarb iraniano), Cajon, Cornamusa scozzese, Gaita galiziana, Zampogna a Chiave, Zampogna a Paru, Surdulina calabrese, Marranzani da diverse parti del mondo, Chitarra Battente, Lira calabrese, Chalumeau francese, Duduk Armeno.
Nel 2007 fonda il gruppo LassatilAbballari, progetto incentrato sulla musica tradizionale da danza proveniente da diversi paesi europei, con il quale ancora oggi si esibisce sui palchi di tutta Europa e del Mondo,
Ha condotto e conduce diversi stage di tecniche esecutive e costruttive sui tamburi a cornice, in occasioni di festival e rassegne quali ad esempio Lithos di Carlo Muratori, Festival Internazionale del Folklore di Petralia Sottana, Marranzano World Festival, Festival Internazionale dell’Oralità di Torino.
Insegna percussioni in diverse scuole palermitane e delle zone limitrofe, all’interno di progetti che mirano al recupero della dispersione giovanile.
E’ tra i soci fondatori del Centro delle Arti e delle Culture Tavola Tonda di Palermo ove, oltre a essere docente del corso annuale di Tamburi a Cornice e Cajon, si occupa della direzione artistica e coordinamento delle attività musicali e culturali.
Nel corso degli anni ha avuto modo di confrontarsi e collaborare con gli artisti più quotati del panorama musicale nazionale e internazionale come Ennio Morricone, Eugenio Bennato, Daniele Sepe, Cisco (Modena City Ramblers), Carlo Rizzo, Pierre Vaiana, Salvatore Bonafede, Enzo Rao, Alfio Antico, Carlo Muratori, Giancarlo Parisi.
Nel 2009 ha avuto l’onore di collaborare con il grande Maestro e Compositore Ennio Morricone per la registrazione di alcuni strumenti, come ad esempio zampogne, tamburi a cornice e marranzani, all’interno della colonna sonora del film Baaria di Giuseppe Tornatore ove presta la sua immagine in una delle scene.
Dal 2009 al 2011, grazie al cofinanziamento del Ministero dei Beni Culturali e la Regione Sicilia Assessorato al Turismo – Film Commission, con l’Associazione Culturale S.A.C. di cui ne è presidente, realizza il film documentario “Sulle orme dei Suoni. Gli strumenti musicali tradizionali in Sicilia oggi, di cui ne è produttore e regista.
Dal 2012 a tutt’oggi è condirettore artistico, insieme a Sebastiano Pietrini, di “ESPRESSIVAMENTE - Festival Di Espressioni Artistiche”, che si tiene annualmente presso il Parco Museo JALARI di Barcellona Pozzo Di Gotto (ME).
Nel 2013 insieme ai LassatilAbballari collabora con il grande folksinger italiano Eugenio Bennato, esibendosi in diversi teatri, piazze e locali siciliani.
Nel 2016 prende parte al progetto Artigiani Culturali finanziato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento Gioventù e Servizio Civile Nazionale, ove insegna Etnomusicologia, Tamburi a Cornice e Cajon

Collabora, come percussionista e polistrumentista, con diverse formazioni musicali e musicoteatrali tra cui gli Asteriskos di Giancarlo Parisi, il Trio Nahawand con il suonatore di Oud marocchino Said Bemnsafer ed il virtuoso chitarrista fingerpicking palermitano Alessandro Venza. Suona nei progetti “De Mare”, "Il Canto del sole" e "Voxas" della cantante palermitana Lucina Lanzara. In svariate occasioni ha accompagnato il cuntastorie palermitano Salvo Piparo nei suoi spettacoli teatrali.

...e scusate se è poco!!!!!


 



Ciao anima danzante!

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